Gli appuntamenti natalizi
Per amore dell’uomo Dio diventa uomo.
Egli non cerca l’uomo più perfetto per unirsi a lui,
ma assume la natura umana così com’essa è.
Gesù Cristo non è la trasfigurazione di una sublime umanità,
ma il sì di Dio all’uomo reale;
non il sì spassionato del giudice,
ma il sì misericordioso del compassionevole.
In tale sì è racchiusa tutta la vita
e tutta la speranza del mondo
Dietrich Bonhoeffer
Il Tempo di Natale costituisce uno dei tempi liturgici più cari al popolo di Dio, a ragione del bagaglio spirituale prima, ed emotivo poi, che questo tempo reca con sé. È il tempo in cui l’eternità e la trascendenza di Dio si fanno storia, e creano così una nuova relazione tra Dio e l’uomo, fatta di presenza, prossimità. Si fa uomo colui che ci fa Dio; si avvicina, fino a “diventare noi” colui che ci conduce al Padre suo.
Quest’anno il Natale del Signore porta con sé il dono speciale dell’apertura del Giubileo: tempo di giubilo e di esultanza, di pentimento e gratuita remissione dei peccati, reso possibile proprio dall’incarnazione del Verbo che raggiunge l’uomo, ogni uomo, per redimerlo e condurlo alla gioia. L’apertura dell’anno giubilare in concomitanza con il Natale non è semplicemente una felice coincidenza, ma la ricaduta pastorale di una realtà teologico-spirituale: colui che abita la natura umana, si fa carico di condurla al Padre nella sua interezza, fra i ritmi e le vicende del tempo, tipici e propri di tutto quanto attiene alla vita umana. Per questo, dunque, un anno giubilare, fatto di giorni e momenti puntuali, perché puntuale è l’azione di Dio nei confronti dell’uomo. La grande “lezione” del Tempo di Natale infatti è proprio questa: Dio non è fuori dal tempo e dalla storia, ma è “impregnato” di tempo, fatto di esso, per donare a noi l’eternità.
Il Giubileo – che papa Francesco aprirà a Roma la notte di Natale – avrà inizio in tutte le diocesi del mondo domenica 29 dicembre. Nella nostra chiesa diocesana, l’Arcivescovo darà avvio all’anno santo alle ore 17.30, con una celebrazione che inizierà nella concattedrale del SS. Salvatore per poi recarsi, in pellegrinaggio, alla basilica cattedrale, dove presiederà la Messa. Quel giorno in tutte le chiese parrocchiali non ci sarà la Messa vespertina.