Festa della “Candelora”
La festa della presentazione di Gesù al tempio (detta anche “candelora”) si celebra ogni anno il 2 febbraio.
Le radici di questa celebrazione sono antiche, già attestate a Gerusalemme attorno al 384 dal celebre Diario della pellegrina Egeria. Ricorreva quaranta giorni dopo la nascita del Bambino Gesù, che nell’Oriente del IV secolo era ricordata il 6 gennaio, e celebrava l’offerta a Dio del primogenito secondo la narrazione evangelica di Lc 2,22-58. Nel VII secolo la ricorrenza viene introdotta anche a Roma da papa Sergio I.
Negli antichi sacramentari questa celebrazione è riportata con il nome greco di Ypapanthi, cioè “incontro”; oggetto della festa, infatti, è l’incontro tra il vecchio Simeone e il piccolo Gesù speranza di Israele.
L’elemento che oggi caratterizza la liturgia della Presentazione del Signore è la processione con i ceri. Nell’oggi liturgico la Chiesa celebra, rendendolo nuovamente presente all’interno del rito, l’incontro di Gesù con il suo popolo rappresentato da Maria, Giuseppe, l’anziano Simeone e la profetessa Anna. Questo incontro è simboleggiato dalla processione con le candele accese.
La celebrazione del 2 febbraio – per favorire la partecipazione dei lavoratori – viene posticipata alle ore 19. Avrà inizio sul sagrato della chiesa con la benedizione delle candele, poi seguirà la Messa.