Le nuove campane
La Parrocchia della Trasfigurazione ha tre nuove campane! Nella seduta del 3 febbraio u.s., il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici aveva approvato l’acquisto di tre nuove campane, in aggiunta a quella piccola già esistente. Per esse l’Arcidiocesi aveva precedentemente indirizzato un contributo pari al 35% della spesa; la restante quota sarà coperta con le offerte dei parrocchiani.
Nella tradizione cattolica la campana non è solo un oggetto. È molto antico l’uso di ricorrere a suoni particolari per convocare il popolo cristiano alla celebrazione, informarlo sugli avvenimenti più importanti della comunità, richiamare nel corso della giornata a momenti di preghiera. La voce delle campane esprime i sentimenti del popolo di Dio che esulta e piange, rende grazie o eleva suppliche e, riunendosi nello stesso luogo, manifesta la volontà di esprimere la comunione in Cristo Gesù.
Le nuove campane della Trasfigurazione sono state realizzate dalla ditta Campane Sicilia Cap.Anni18 col metodo della cera persa, secondo la tradizione secolare; secondo la consuetudine, le campane sono dedicate a Dio, alla Madonna e ai santi e recano incisa un’iscrizione in latino, che rappresenta gli auspici dell’intera comunità parrocchiale.
Conosciamo le nuove campane!
La prima campana, la più grande, è una nota Fa4, del diametro di 530 mm e pesa circa 100 kg. È dedicata allo Spirito Santo (DEO SPIRITUI SANCTO ALMO). Lo Spirito Santo, infatti, è Dio che guida e assiste la sua Chiesa. Lo Spirito – ricorda il Catechismo – prepara gli uomini, li previene con la sua grazia, manifesta la presenza del Signore Risorto, ricorda la sua Parola, apre l’intelligenza dei credenti. Invocarlo significa lasciarsi condurre da lui per essere costruttori, in questo mondo, di un’umanità nuova.
Sulla faccia della campana è raffigurata la Crocifissione (è sulla croce che Gesù “emise lo Spirito”, secondo il vangelo di Giovanni); l’incisione, inoltre, esprime la preghiera affinché “ogni nostra attività abbia sempre in Dio il suo inizio e in lui il suo compimento” (CUNCTA NOSTRA OPERATIO A TE SEMPRE INCIPIAT ET PER TE COEPTA FINIATUR). A Dio si chiede di accompagnare ogni nostra azione, da quando ci svegliamo al mattino a quando, giunti a sera, portiamo a compimento la nostra giornata. Per questo motivo, questa campana annuncerà anche il suono dell’Angelus al mattino e alla sera.
La seconda campana è un Lab4, del diametro di 450 mm e del peso di 65 kg. È dedicata alla Vergine Maria Madre della Chiesa (VIRGINI MARIAE ECCLESIAE MATRI). Papa Paolo VI introdusse il titolo di “Madre della Chiesa” alla fine del Concilio Vaticano II per indicare che Maria, essendo madre di Cristo, è anche madre del corpo di Cristo, cioè della Chiesa. Quando, sotto la croce, ella fu affidata al discepolo Giovanni, veniva consegnata a tutta la Chiesa, significata nel discepolo, come madre amatissima.
L’immagine sulla faccia della campana è della Vergine Maria, la scritta è una preghiera a Maria affinché con la sua intercessione “ci difenda dai pericoli attuali, dalla discordia e da tutti gli altri mali” (AB HODIERNIS PERICULIS, DISCORDIA ET OMNIBUS MALIS TE PRECEMUR DEFENDE NOS). A Maria chiediamo di custodire la nostra vita dai pericoli del tempo presente (tra i quali la pandemia e la guerra), dalla discordia che è il più grande dei mali della comunità e da ogni altro pericolo. Questa campana annuncerà anche il ricordo orante a Maria, a mezzogiorno.
La terza e ultima campana è un Do5, ha un diametro di 350 mm e un peso di 35 kg. Questa campana è dedicata ai santi Paolino, Bartolomeo e Lucia (SANCTIS PAULINO, BARTHOLOMEO ET LUCIAE). Nel ricordo dei santi protettori, la campana esprime il legame col territorio nel quale insiste la Parrocchia e la comunione con la Chiesa locale: infatti san Paolino è il santo vescovo che, oltre a dare il nome al quartiere, è qui particolarmente venerato; i santi Bartolomeo e Lucia, invece, sono i patroni principali di tutta l’Arcidiocesi di Messina.
Sulle facce della campana sono raffigurati i tre santi, mentre nell’incisione si chiede la loro intercessione per “guidare l’opera delle nostre mani, chiedere la pace per i vivi e il riposo per i defunti” (OPUS MANUUM NOSTRARUM DIRIGITE PRO VIVENTIBUS PACEM MORTUISQUE REQUIEM ROGATE). Ai nostri santi intercessori rivolgiamo lo sguardo per imparare, sul loro esempio, ad essere costruttori di pace nel nostro tempo. A loro vogliamo affidare anche la preghiera per i nostri fratelli defunti: infatti questa campana annuncerà la morte dei nostri cari.
Sul retro di ogni campana vi è inoltre l’immagine di Cristo trasfigurato.
Le tre campane si aggiungono a quella più piccola, già esistente. Essa è un Reb5, di diametro 320 mm, dedicata a Mons. Giovanni Marra, che è stato Arcivescovo di Messina dal 1997 al 2006 ed è stato lui a decretare, il 6 agosto 2002, la costituzione della nuova Parrocchia della Trasfigurazione del Signore Gesù Cristo. La campana è datata 17 maggio 1997, giorno della sua nomina alla sede di Messina. Fino a poco tempo fa essa era custodita nell’appartamento arcivescovile; verso la fine dei lavori di costruzione della nuova chiesa, l’Arcivescovo Mons. Accolla l’ha ceduta alla parrocchia per essere la prima campana ad essere collocata nel campanile.
Il progetto delle campane è finanziato con i contributi spontanei dei fedeli. Chi volesse aggiungere il proprio contributo può farlo rivolgendosi al Parroco o lasciandolo in modo anonimo nelle cassette delle offerte in chiesa.
Le campane sono state benedette nel corso della celebrazione eucaristica di sabato 14 maggio 2022, alle ore 19. Ha presieduto la celebrazione don Giuseppe Turrisi, parroco di S. Giovanni Battista in Barcellona P.G.